giovedì 25 dicembre 2008

Il discorso del Papa.

Il Papa nel discorso di Natale ha detto che “se si pensa solo ai propri interessi il mondo va in rovina”. Questo del non pensare ai propri interessi mi pare un suggerimento sbagliato, o comunque un suggerimento che non può non cadere nel vuoto senza che nessuno (o troppo pochi) lo possano seguire. Avrei preferito un caldo invito, a credenti e laici a fare il proprio interesse in modo intelligente e senza calpestare la libertà e quindi l’interesse degli altri. Un invito così sarebbe stato in linea con i comandamenti che si chiudono con il precetto a “non desiderare ciò che è degli altri”, ma prefigurerebbe una società cristiana nella quale possono riconoscersi anche i laici.
Recuperando dal Vangelo la parabola del buon samaritano, il papa ha parlato al Sacerdote ed al Levita, che però hanno fatto orecchio di mercante. Il samaritano, pur continuando a fare i suoi interessi di mercante, ha trovato anche il modo di aiutare il viandante ferito.
Dire alla società postmoderna caratterizzata dall’individualismo e dal relativismo che non si devono fare i propri interessi, è gettare le parole al vento. Una società che indirizzasse la spinta individualistica d’ognuno, verso la conquista del nuovo, evitando la lotta contro gli altri per prendersi ciò che è già loro, riuscirebbe a coniugare gli ideali cristiani con quelli laici…

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